Usa Notes: Go Big Blue!

Alessandro Fedele ci racconta come sta entrando nel vivo della sua avventura negli Stati Uniti alla Lakeview High School nella cittadina di Columbus. Tra allenamenti di cross country e sessioni di tiro per non perdere l’allenamento a basket…

Go big blue!
Ormai sono passati due mesi da quel famoso giorno che avevo aspettato con ansia, che mi avrebbe lanciato verso un’esperienza unica che se da un lato mi entusiasmava, dall’altro mi spaventava: eppure eccomi qui, ambientatomi devo dire in maniera eccellente tra i corridoi della Lakeview High School.
I giorni e le settimane sono sempre impegnatissimi e pieni di appuntamenti sportivi e sociali, il che rende tutto molto movimentato, nel senso buono del termine, e avvincente. La scuola come avevo immaginato non è difficile, anche se la comprensione richiede un certo sforzo mentale, ma tutto sta diventando sempre più automatico: le relazioni si rafforzano ogni giorno di più, gli amici diventano sempre più veri e di conseguenza il divertimento si moltiplica notevolmente.
Cross country procede alla grande, gli allenamenti quotidiani sono ripagati dagli incredibili risultati che ottengo in ogni corsa settimanale: sono diventato il secondo migliore del mio team, raggiungendo i 19.08 minuti in 3.3 miglia di corsa. Dopo quasi ogni allenamento, se le gambe lo permettono, ci fermiamo a scuola io e altri tre miei amici a giocare a basket, sport che ovviamente non abbandono mai: i momenti cestistici sono scanditi da “2 vs 2” o da sessioni di tiro, vedrò se ciò avrà dato i suoi frutti quando la stagione inizierà.
Due settimane fa c’è stato il ballo della scuola, il primo ballo ufficiale della mia vita al quale mi sono presentato in camicia e cravatta, come tutti i ragazzi della scuola: è stato divertentissimo, i balli si alternavano, dai lenti a quelli dance, a quelli di gruppo, creando una coesione eccezionale tra tutti gli studenti della scuola. È stata una serata magica.
Ogni venerdì noi studenti della scuola supportiamo la squadra di football, che sia in casa o in trasferta: la curva studentesca è incredibile, tutti sono molto legati alla propria squadra, e loro volta i “big blue” giocano per la propria scuola. I seniors, ovvero gli studenti dell’ultimo anno, come me, hanno il diritto di stare in prima fila e coordinano assieme alle cheerleaders la curva blu.
L’esperienza mi sta facendo crescere molto, come persona. Che non si pensi sia tutto rose e fiori, Ogni tanto si verificano delle difficoltà, come è normale, ma la consapevolezza di essere qui mi dà la forza di provare a superare ogni problema.
In più non vedo l’ora inizi l’NBA, finalmente potrò vedere le partite in diretta, comodo, di sera, senza dover saltare dal letto per colpa di una sveglia nel mezzo della notte. See you guys!

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